"Un pensiero ai reduci della guerra che tornano senza una parte di loro, ho cercato di immaginare i rimpianti la tristezza le paure..."
L'ansia
Quale democrazia
nei miei gesti
non ricordo libertà
costruita con le armi
uomo che ti aggiri
troppo ospite
su questa terra
incapace di cogliere
ho lasciato là le
mie mani
quelle che mi mancano
ogni attimo di questa vita
non serve il dolore
che sento
a tenermi occupato
ancora l’ansia del chiedermi
perché
non mi abbandona.
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Le mie gambe
Improvviso
le ho cercate
le mie gambe
là dove cresce il dolore
schegge esplose
intorno
cambiavano
il colore delle cose
io anni dopo
ancora con paure
non sopite.
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Il deserto
Il deserto che mi gira intorno
colori di morte
colonne di fumo crescono
la mia età non ferma la morte
colpito di striscio
oggi qui a piangere
il mio braccio andato
non è lo stesso vivere così
e la notte
non porta conforto
all’angoscia che cresce
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Mi passa accanto
Mi passa accanto
il portamento fiero
sicuro
sarei stato così
anni lontani
si riempiono di dolore
che mi batte dentro
con esplosioni improvvise
e devastanti
oggi io qui a trascinarmi
per le strade
con questi moncherini nudi
*****
Noi dobbiamo esportare la democrazia
E la domanda che cresceva
da tempo nei miei dubbi
“babbo perché non puoi camminare?”
esplode
gli occhi si allagano
in torrenti di pianto
che
non puoi contenere
solo girare la carrozzina
scappare
un attimo
dopo
sarà il tempo delle parole
che spiegano
ora è solo il tempo
del ricordo
di cose
che non hanno senso
calvario che porterò
da solo
dentro per sempre.
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Credevo
Credevo di essere
unico
immortale
che Dio fosse con me
gli altri potevano morire
il mitra in mano
leggevo la paura
negli altri
non mi sfiorava
dopo
il buio
ho perso le certezze
da anni rincorro
col pensiero
quello che mi manca
di questa vita
che mi corrode dentro
mentre guardo gambe
non mie portare
a spasso altra gente.
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La ragazza che muore
Colgo ancora
la ragazza morire
gli occhi disperati
di una gioia che non volevano
cedere
il sorriso spezzato
era normale in quei
giorni precari
che la vita non avesse senso
negli altri
io covavo dentro le mie cose
ma sarei tornato
oggi posso
ancora parlare
non è poco
qualcuno da tempo
ha perso ogni problema.
La violenza
Spari impazziti
intorno
urla
lamenti
dolore
la paura
solida ti fa compagnia
hai timore a lasciarla
per sentire il vuoto
che cresce dentro
con i morti nuovi
e
la vedi impaurita
travolta dal pianto
le gambe scoperte
ti prende
e la apri
per entrarle dentro
non ci sono dubbi
solo furia che cresce
i sensi si svegliano
e un attimo ti senti
fino a che
la vergogna ti prende
e scappi
con la paura di incontrare
la bestia che senti
dentro di te.
i suoi occhi vinti
restano
e non sapevano di odio
erano colmi di
tristezza infinita
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La mia mano
Ci giocavo a stecca
ero il migliore credo
ci penso qualche volta
spesso
sempre
non c’è più
la cerco
la disegno nell’aria
la sento forte
come fosse
non più
andata con la bomba
insieme
destino studiato
a tavolino da uomini contro
a me il tempo
per ricordare
tempo pesante
quello che non scorre
mai.
*****
Correre oggi
Potessi correre oggi
lo sento il sole forte
il prato urla di gioia
trascino le stampelle
figlie di un’altra vita
era d’inverno
e non la sento
più la primavera piena
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